Professor Rosario Mazzola

Responsabile di Unità Operativa di Radioterapia

Aree di interesse medico

Radioterapia

Specializzazione

Radioterapia

Pubblicazioni personali su PubMed

2015 Feb 25

Regarding Ening et al. Charlson comorbidity index: an additional prognostic parameter for preoperative glioblastoma patient stratification.

2015 Feb 7

Organ sparing and clinical outcome with step-and-shoot IMRT for head and neck cancer: a mono-institutional experience.

Capecitabine in combination with oxaliplatin as first-line therapy for advanced gastric cancer: a case report.

Posizioni

Le cliniche in cui lavora il medico

Humanitas Gavazzeni, Via Mauro Gavazzeni, Bergamo, BG, Italia

Domande frequenti

Cos’è la radioterapia?

La radioterapia è una disciplina clinica basata sull’utilizzo terapeutico di radiazioni ionizzanti e rappresenta a oggi una delle più importanti modalità di cura di diversi tumori. La radioterapia è un trattamento non invasivo e senza necessità di anestesia o medicamenti particolari. La radioterapia non è dolorosa, provoca minimi effetti secondari e si effettua in regime ambulatoriale.

Quali sono i fattori di rischio per il tumore del seno?

Come per altri tumori, accanto a fattori ambientali, associati allo stile di vita, esistono anche fattori di rischio onco-genetici individuali (predisposizione genetica). Nel 5-10% dei casi, il tumore della mammella è associato a una mutazione genetica ereditaria presente su due geni (BRCA1 e BRCA2), che predispongono la donna allo sviluppo sia di tumore del seno, sia di tumore dell’ovaio. Particolare attenzione dovrebbero prestare le donne che all’interno della loro famiglia (mamma, sorelle, zie) presentano più casi di tumore alla mammella, specie in giovane età.

Tumore al seno: i segnali da non sottovalutare

Tutte le modifiche che avvengono al proprio seno vanno ritenute campanelli di allarme, per cui è bene rivolgersi a una specialista. Ne sono un esempio: la comparsa di secrezione ematica, cambiamenti della pelle del seno – in particolare la pelle a buccia d‘arancia – e del seno stesso, come l’introflessione del capezzolo o il cambiamento del verso o della forma del capezzolo, o noduli che prima non si sentivano.

Avere coscienza del proprio corpo e del proprio seno, anche mediante l’autopalpazione, è importante. Giocano poi un ruolo fondamentale le campagne di screening e i programmi già diffusi sul territorio nazionale, come quelli mammografici.

Che cos’è il tumore alla prostata?

La prostata è una ghiandola – grande circa come una noce – che è presente solo negli uomini e che ha il compito di produrre e immagazzinare il liquido seminale.

Il tumore alla prostata è tra i più diffusi tra gli uomini, con un rischio è che strettamente legato all’età: con l’avanzare di questa aumentano i rischi, tanto che a 80 anni questa condizione riguarda un uomo su due.

Il tumore alla prostata cresce in genere lentamente e non si diffonde al di fuori della ghiandola. Esistono però forme più aggressive, caratterizzate da cellule malate che invadono rapidamente i tessuti circostanti e si diffondono anche ad altri organi.